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Kundera, Milan
Praga, poesia che scompare / Milan Kundera ; traduzione di Giorgio Pinotti. - Milano : Adelphi, ©2024. - 102 p. ; 18 cm. - (Piccola biblioteca Adelphi ; 803)
Contiene: Praga, poesia che scompare; Ottantanove parole. - ISBN 9788845938764
Abstract: «Un ritratto della capitale magica d’Europa e della sua cultura che è in realtà un affascinante autoritratto». L’invasione russa della Cecoslovacchia nel 1968 non ha solo conculcato i diritti umani, la democrazia, la
giustizia: ha ridotto a «un foglio di carta in fiamme / dove scompare la poesia» – scriveva Kundera nel 1980 citando l’amato Nezval – una «grande cultura». Una cultura unica, che la «capitale magica d’Europa» ha forgiato lungo i secoli, e che ha
conosciuto l’apogeo con Kafka, Hašek e Janacek, artefici dei «tre pannelli del quadro dell’inferno futuro»: «labirinto burocratico», «idiozia militare», «disperazione concentrazionaria». Tracciare il ritratto di Praga significava allora, per Kundera,
riportare alla luce un’Atlantide inabissata, salvare una visione del mondo renitente a «identificarsi con la Storia» e a «cogliere nei suoi spettacoli serietà e senso». Ma noi lettori non potremo fare a meno, oggi, di riconoscere in quel ritratto,
attraversato da un fremito di commoss [...]
Titolo uniforme:
Quatre-vingt-neuf mots suivi de Prague, poème qui disparaît / Milan KunderaTitolo subordinato: Ottantanove parole
| Praga, poesia che scompare
Altri autori: Pinotti, GiorgioCollana: Piccola biblioteca AdelphiClassificazione: 891.86854 [D] [D]
Tipo: 102 - Monografia moderna
| Lingua: ITA
| Paese: IT
| Data di pubblicazione o produzione: 2024
| Codice: TO02138486
| MFN: 0309751